Il 2020 è stato un anno molto particolare per il turismo mondiale.
Sulla falsa riga degli studi sul turismo viestano fatti in passato, in questo articolo andrò ad analizzare i dati dei flussi turistici 2020 della cittadina Garganica, una delle località turistiche più importanti del panorama italiano.
L’impatto pandemico è stato importante anche per Vieste, che ha riportato una flessione del 18% degli arrivi e del 20% delle presenze rispetto all’anno 2019, decretando il 2020 come l’anno peggiore (almeno) degli ultimi 10 anni.
Nonostante tutto, Vieste, con un’offerta turistica orientata verso un turismo balneare di prossimità concentrato nei mesi estivi, è riuscita a reggere meglio di altre di altre destinazioni, confermandosi in vetta alle classifiche regionali per presenze turistiche (1.527.869) e raggiungendo la vetta anche per quanto riguarda gli arrivi (244.496).
I dati analizzati
I dati elaborati di seguito sono quelli ufficiali, relativi al solo comune di Vieste nel 2020, gentilmente inviati dall’osservatorio della Regione Puglia.
In allegato trovate il report originale.
Per orientarvi sulla divisione delle varie tipologie di struttura ricettive ai sensi della normativa Regionale vi consiglio di consultare la tavola di classificazione.
Ovviamente i dati non possono tenere conto :
- Dell’offerta ricettiva sommersa, sia presso privati irregolari, sia presso strutture ricettive che omettono la denuncia delle presenze.
- Delle presenze presso gli appartamenti privati regolarmente locati secondo la normativa della locazione turistica breve, che non sono inserite nel report dell’osservatorio.
Chi è stato colpito di più dalla pandemia
Andando a guardare i dati emerge chiaramente che il settore più colpito è stato quello degli Hotel.
Gli Hotel Viestani sono strutture che hanno un periodo di apertura più lungo rispetto ai villaggi turistici e hanno molti ospiti stranieri.
Nel 2020, con una stagione cortissima fatta di turismo di prossimità, gli hotel hanno riportato un calo del 30% delle presenze.
In calo anche i campeggi e villaggi turistici (-19% presenze) e i B&B (-5%), bene le case vacanze.
Resta da capire in che modo questi cali sono frutto della situazione pandemica o se rappresentano dei segnali di un cambio della domanda sempre più orientata verso la microricettività, strutturalmente in grado di soddisfare meglio questa emergente necessità di “autonomia e indipendenza”, un processo già iniziato anni fa e che l’emergenza covid19 sembra aver accellerato.
Posso anticipare che la stagione in corso (2021) è sicuramente più in linea con i dati “storici” rispetto a quella del 2020, ma si dovrà attendere i report per analizzarla in maniera precisa.
Provenienza dei visitatori
Anche quest’anno gli italiani rappresentano la stragrande maggioranza dei visitatori, passando dal 80% circa al 90% del totale.
Le presenze degli stranieri, importanti sopratutto nei periodi di bassa stagione in cui c’erano ancora parecchie restrizioni, sono praticamente dimezzate.
Distribuzione nelle varie tipologie di strutture
Vieste ha un’offerta turistica molto ampia e variegata. Anche nel 2020 la quota di mercato più grande è quella degli appartamenti in strutture grandi (villaggi, campeggi, residenze turistico alberghiere), seguita dagli Hotel.
Molte presenze anche nelle case vacanza mentre i B&B, gli affittacamere e gli agriturismi sono poco diffusi rispetto alla media regionale.
Presenze per tipologia di struttura
- Alberghi & co.
- B&B & co.
- Case Vacanze e piccoli residence
- Campeggi, Villaggi & co.
- Agriturismi
- Alberghi & co.
- B&B & co.
- Case Vacanze e piccoli residence
- Campeggi, Villaggi & co.
- Agriturismi
Gli Hotel
Gli alberghi rappresentano il 22% delle presenze totali, con quasi 34% degli arrivi.
Quella degli alberghi è la categoria che ha subito il calo maggiore rispetto al 2019, -26% degli arrivi e -30% presenze.
NB. In questa categoria sono inseriti anche le “case per ferie” ma non le Residenze turistiche Alberghiere di cui parliamo di seguito.
Campeggi, Villaggi e Residenze Turistico Alberghiere
In queste tipologie ricadono gran parte delle strutture del territorio che offrono appartamenti autonomi come bungalow, villette e grandi spazi aperti.
Sommati rappresentano il 67% delle presenze e il 54% degli arrivi.
Rispetto all’anno 2019 abbiamo un -13% arrivi e -19% presenze, con soggiorni che si sono leggermente accorciati rispetto agli anni precedenti.
Le Case Vacanza
In questa nomenclatura ricadono molto spesso piccole strutture con meno di 10 appartamenti, come piccoli residence in campagna o appartamenti in un piano di condominio.
Nel 2020 raggiungono le case per vacanza raggiungono 8% delle presenze totali, con un piccolo incremento del 8% degli arrivi e del 4% delle presenze.
I B&B e gli Affittacamere
I B&B e gli affittacamere raggiungono il 4,1% degli arrivi e l’ 1,9% delle presenze
Queste 2 tipologie hanno riportato un calo del 13% degli arrivi e del 5% delle presenze. Guardando la provenienza dei visitatori emerge chiaramente che in questo segmento sono incrementati i soggiorni degli ospiti italiani ma sono drasticamente dimunuiti quelli degli stranieri.
Agriturismi
Gli alloggi agrituristici raggiungono appena lo 0,3% delle presenze, essendoci pochissime strutture ricadenti in questa categoria. Anche gli agriturismi hanno subito un calo di circa il 20%.
Nota metodologica.
Da quest’anno, per ragioni di segreto aziendale, nel report inviatomi sono nascosti dei dati relativi a categorie di classificazione riconducibili a singole strutture facilmente identificabili.
Ho sopperito a questa piccola mancanza facendo delle stime in base ai dati degli anni precedenti e ai dati totali.