La Search Engine Optimization, anche detta semplicemente SEO oppure Posizionamento sui motori di ricerca, negli ultimi anni ha subito dei drastici cambiamenti. Google ha ormai di fatto il monopolio dei risultati di ricerca e grazie ad una profilazione utente sempre più efficace ci restituisce dei risultati sempre più personalizzati, basati sulle nostre abitudini e posizione geografica.
Inoltre la SEO è diventata sempre più complessa: se qualche anno fa bastava inserire il proprio sito su qualche directory, accumulando link e ingolfando il sito di Keyword (parole chiave), adesso queste tecniche risultano inefficaci ed a volte anche deleterie (è facilissimo venir penalizzati da Google se si accorge che stiamo cercando di ingannarlo).
Il cambiamento principale avvenuto negli ultimi anni però è un’altro: Google sta cercando di monetizzare e il posto riservato ai risultati organici (i classici risultati di Google) è sempre minore, mentre aumenta lo spazio riservato ai prodotti Google, ovvero gli annunci di Google Adwords (a pagamento), le mappe (di Google Maps), il knowledge graph e tanti altri servizi gestiti direttamente dal motore di ricerca, come Google immagini o Google Notizie.
Guardiamo lo screenshot in basso, una ricerca Google per le chiavi “hotel vieste” effettuata pochi minuti fa.
Come vedete tutto lo spazio che appare sul monitor è occupato da annunci di Google Adwords (servizio a pagamento di Google, i primi 3 posti più tutta la colonna laterale) o dalle mappe.
Il primo risultato organico (la prima posizione tanto sognata da tutti!) non appare nemmeno nel monitor, ma occorre scorrere in basso. Questo accade sopratutto con ricerche dalla forte impronta commerciale, come quelle riguardanti il turismo (hotel, villaggi etc)
Da Smartphone la situazione è ancora più scoraggiante per i siti posizionati organicamente.
Ovviamente questo ha ridotto di molto il traffico che passa da Google verso i siti non inseriti a pagamento, un utente spesso cliccherà sui primi risultati proposti (senza chiedersi se frutto di posizionamento organico, adwords o altri servizi Google)
Non intendo assolutamente scoraggiare le attività di posizionamento su Google, ma piuttosto darvi un altro punto di vista, utile, sopratutto quando il sito è ben posizionato ma i risultati non arrivano.
E’ buona prassi cercare di differenziare le modalità di accesso al proprio sito web: campagne di web marketing, inserzione su portali di settore, campagne Adwords e social media marketing possono rivelarsi di grande aiuto quando il posizionamento sui motori di ricerca non basta.