Sulla falsa riga di quanto fatto in un precedente articolo relativo ai flussi turistici di Vieste nel 2018, di seguito andremo ad analizzare i dati 2019 della cittadina Garganica,  una delle località turistiche più importanti del panorama italiano, al primo posto in Puglia per numero di presenze.
Nel 2019 ci sono state oltre 1.900.00 presenze con quasi 300.000 arrivi, con una permanenza media di 6,60 giorni.

I dati analizzati

I dati elaborati di seguito sono quelli ufficiali, relativi al solo comune di Vieste nel 2019, gentilmente inviati dall’osservatorio della Regione Puglia.
In allegato trovate il report originale.

Per orientarvi sulla divisione delle varie tipologie di struttura ricettive ai sensi della normativa Regionale vi consiglio di consultare la tavola di classificazione.

Ovviamente i dati non possono tenere conto :

• Dell’offerta ricettiva sommersa, sia presso privati irregolari, sia presso strutture ricettive che omettono la denuncia delle presenze.
• Delle presenze presso gli appartamenti privati regolarmente locati secondo la normativa della locazione turistica breve, che non sono censite dall’osservatorio regionale.

Le variazioni con l’anno precedente

Rispetto al 2018 si è avuto il +2,39% arrivi e il -0,33% presenze, lievi variazioni che confermano il trend degli ultimi che vuole più persone in viaggio e soggiorni più brevi.

Provenienza dei visitatori

Anche quest’anno gli italiani rappresentano la stragrande maggioranza dei visitatori, con l’80,33 % degli arrivi e l’82,36% delle presenze sul totale
Rispetto al 2018 gli stranieri aumentano di numero, con +7,72% di arrivi e +2,21% presenze.

Distribuzione nelle varie tipologie di strutture

Vieste ha un’offerta turistica molto ampia e variegata. Anche nel 2019 la quota di mercato più grande è quella degli appartamenti in strutture grandi (villaggi, campeggi, residenze turistico alberghiere), seguita dagli Hotel.
Molte presenze anche nelle case vacanza mentre i B&B, gli affittacamere e gli agriturismi sono poco diffusi rispetto alla media regionale.

Gli Hotel

Gli alberghi raggiungono quasi il 25% delle presenze totali, con il 38,32% degli arrivi e il 25,16 delle presenze.
Rispetto alla media comunale negli hotel si effettuano mediamente soggiorni più brevi con 4,2 giorni.
Rispetto al 2018 si è registrato in piccolo incremento del 2,02% sugli arrivi e del 0,48% sulle presenze. Tra le categorie alberghiere si registra una lieve flessione gli Hotel 2-3 Stelle,  buoni risultati invece per i 4 stelle.
NB. In questa categoria sono inseriti anche le “case per ferie”  ma non le Residenze turistiche Alberghiere di cui parliamo di seguito.

Campeggi, Villaggi e Residenze Turistico Alberghiere

In queste tipologie ricadono gran parte delle strutture del territorio che offrono appartamenti autonomi come bungalow, villette e grandi spazi aperti.
Sommati rappresentano il 66,75% delle presenze e il 51,20% degli arrivi.
In questo macro-settore i soggiorni sono più lunghi (8,3 giorni di media), riuscendo meglio ad intercettare chi cerca le classiche vacanze balneari di 1 o 2 settimane.
Rispetto all’anno 2018 abbiamo un +2,12% arrivi e -0,47% presenze, perfettamente in linea con il dato comunale.

Le Case Vacanza

In questa nomenclatura ricadono molto spesso piccole strutture con meno di 10 appartamenti, come piccoli residence in campagna o appartamenti in un piano di condominio.
Raggiungono il 6,22% delle presenze, con una durata media del soggiorno di 6,52 giorni.

I B&B e gli Affittacamere

I B&B e gli affittacamere raggiungono il 3,93 degli arrivi e l’ 1,59% delle presenze
Queste 2 tipologie hanno una durata del soggiorno media di 2,6 giorni, sotto la media, ma riescono a ben intercettare il turismo straniero (7,9% degli arrivi dall’estero soggiornano in questo tipo di strutture.

Buone le performance rispetto al 2018, con +9,66% arrivi  e +8,83%, ma i numeri assoluti rimangono abbastanza bassi.

Agriturismi

Gli alloggi agrituristici raggiungono appena lo 0,28% delle presenze, essendoci pochissime strutture ricadenti in questa categoria.

Conclusioni

I dati sono perfettamente in linea con quanto registrato negli ultimi 10 anni, emergono delle tendenze positive relative agli stranieri, ma sono numeri ancora troppo bassi per essere significativi, soprattutto letti in questo 2020 che sta cambiando il mercato turistico in maniera importante.